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Un contesto difficile, una situazione politica complessa e una bassa crescita economica, rendono l’infanzia in Ciad, una delle categorie più vulnerabili, i cui diritti sono sistematicamente violati.
La capitale, N'Djamena, dove si è svolto il progetto, sta diventando una città sovraffollata, rispetto ai servizi di base disponibili e accessibili alla popolazione. Negli ultimi anni la città è divenuta meta di un flusso di minori provenienti da zone rurali, che diventano vittime potenziali della tratta e/o di molteplici violazioni, che nella maggior parte dei casi, colpiscono i bambini privi di uno stato civile, di senza famiglia, in conflitto con la legge e/o vittime delle peggiori forme di lavoro.
L'intervento si è occupato dell'inserimento di 200 minori non accompagnati in strutture d'assistenza all'infanzia, che contestualmente sono state aiutate a rafforzarsi per quel che riguarda la gestione e la condivisione dei dati sui minori tra i soggetti attivi a N'Djamena, in modo da creare una rete capace di coprire tutto il territorio e monitorare il fenomeno.