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Rafforzare le capacità degli insegnanti in una regione in cui quasi la metà dei bambini dai 6 ai 14 anni è fuori dal sistema scolastico è l’obiettivo di questo progetto studiato, per trasmettere a cascata la formazione dai formatori di primo livello verso i colleghi con un effetto moltiplicatore.
Le formazione verte su metodi e tecniche pedagogiche, elementi di pedagogia e di apprendimento continuo, fra i quali la gestione dei rischi e le dinamiche di genere.
Inoltre il progetto mira a facilitare la partecipazione delle strutture comunitarie già esistenti, come l'associazione delle mamme degli alunni e l'associazione dei genitori degli alunni, alla gestione delle scuole dei loro figli.
Negli ultimi 5 anni lo sviluppo e il miglioramento delle scuole in Ciad si sono arrestati, in certi casi sono addirittura peggiorati, nonostante i progressi compiuti negli ultimi 30 anni lasciassero ben sperare.
Il numero di minori che vanno a scuola è in costante calo, le strutture scolastiche si stanno deteriorando e il personale docente è sempre meno coinvolto per mancanza di qualifiche e motivazione: circa il 70% degli insegnanti non è pagato regolarmente. Aumentano di conseguenza i contributi richiesti dalle famiglie per sostenere il funzionamento delle scuole anche nelle zone più povere del paese.
Il Ministero dell’istruzione ciadiano ha autorizzato la costituzione di scuole non formali per accogliere i bambini fuoriusciti dal sistema scolastico che, non potendo immediatamente iscriversi in scuole formali, hanno bisogno di recuperare gli anni scolastici persi.
I Beneficiari diretti sono 115 insegnanti e 172 membri delle associazioni di genitori e alunni.
I Beneficiari indiretti sono 4830 Alunni delle 24 scuole primarie coinvolte (15 formali e 9 non formali), di cui circa 2800 bambini e 2030 bambine; 7000 persone che in stima saranno toccate dai momenti di sensibilizzazione e mobilizzazione comunitaria.
La durata del progetto è da Gennaio a Giugno 2020.
Il progetto è realizzato con il contributo del Canton Ticino, della Città di Lugano e dei donatori COOPI Suisse.