Lo scorso 22 maggio, Lugano ha accolto un ospite di prim’ordine. Nel corso della serata organizzata dalla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI), l’Alto Commissario dell’UNHCR Filippo Grandi ha infatti avuto modo di parlare delle più gravi crisi umanitarie attuali e presentare il suo ultimo libro,“Rifugi e ritorni- storie del mio lungo viaggio tra rifugiati, filantropi e assassini” (ed. Mondadori).
Il libro riporta le numerose esperienze vissute nel contesto di un fenomeno più attuale che mai: quello delle emergenze umanitarie, che a oggi causano 65 milioni di rifugiati e sfollati e affliggono tutte le aree del mondo, dall’Europa al Medio Oriente e dall’Africa all’America Latina. L’intervento si è focalizzato sulle realtà di guerra e povertà in Eritrea, Afghanistan, Siria e Myanmar. Sono queste e tante altre le ingiustizie che Grandi ha combattuto nel corso della sua carriera lunga più di trent’anni, iniziata come giovanissimo volontario nel Sud-Est asiatico per poi approdare nelle agenzie di cooperazione internazionale, fino all’assunzione della carica di Alto Commissario UNHCR avvenuta nel 2016.
Alla fine dell’evento, Grandi ha incontrato COOPI Suisse e la Fondazione COOPI, con la quale ha condiviso alcune grandi emergenze del passato, in particolare quella dei rifugiati del Ruanda nel 1994. Ha poi dedicato un saluto speciale (qui sotto) agli “amici passati e presenti” dell’Organizzazione.