Un anno fa in Sudan è scoppiato un conflitto di cui nessuno parla più, ma che ha generato una delle più grandi crisi umanitarie attuali. Fin dai primi giorni di guerra, le difficoltà, soprattutto a Karthoum, la capitale, fortemente colpita dagli scontri, sono state molte, costringendo le persone alla fuga.
Oggi, dopo 12 mesi, la situazione resta critica: 8,5 milioni di persone sono sfollate all’interno del Sudan o sono fuggite nei paesi limitrofi, tra cui il Ciad che è già un paese in estrema emergenza. Tra le conseguenze più preoccupanti c’è che oltre 25 milioni di persone sono a rischio insicurezza alimentare: intere famiglie in fuga dai conflitti che hanno urgente bisogno di aiuti umanitari.
Sono uomini, donne e bambini che hanno perso tutto, sopravvissuti agli attacchi e ad episodi di violenza che li hanno segnati per sempre.
Grazie al vostro sostegno, siamo riusciti a intervenire con prontezza nel paese e in Ciad, aiutando le famiglie in fuga.
Abbiamo distribuito cibo, acqua potabile e rifugi a 3.875 sfollati e abbiamo aiutato i piccoli sudanesi che hanno subito traumi a causa delle violenze e della guerra. In Ciad, infatti, abbiamo costruito 3 Spazi Amici dell’Infanzia, nei quali 8.239 bambini, attraverso le attività ludiche, hanno ricevuto il sostegno psicologico per superare i momenti più bui.
Tutto ciò è stato possibile grazie a voi che continuate a essere al nostro fianco per cambiare storia a chi è in difficoltà.