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In Etiopia la siccità mette ciclicamente a dura prova la popolazione che perlopiù trae il suo sostentamento da piccole attività agricole e pastorizia. La situazione è ulteriormente peggiorata inoltre a causa del conflitto nella regione del Tigray e delle limitazioni imposte in conseguenza della pandemia di Covid-19. Insicurezza alimentare e migrazione sono all’ordine del giorno in quello che è uno dei Paesi più popolosi dell’Africa Sub-sahariana.
Anche l’accesso all’energia è spesso molto problematico: per cucinare la maggior parte delle famiglie utilizza stufe tradizionali che disperdono molto calore e richiedono l’utilizzo di grandi quantità di legna.
Uno strumento di facile utilizzo, ma decisivo per contrastare l’insicurezza alimentare e promuovere la diffusione di energia sicura e sostenibile sono le stufe migliorate – dette Tikikil – che consumano molto meno combustibile perché conservano il calore maggiormente rispetto a quelle tradizionali.
Nelle zone rurali di Bale e South West Shewa – nella regione di Oromia – nel 2020 e 2021 COOPI Suisse ha distribuito stufe migliorate a 10.970 famiglie
raggiungendo circa 54.850 individui grazie ad un progetto biennale finanziato dalla Cooperazione Svizzera: un risultato significativo, superiore anche a quanto inizialmente previsto dal progetto.
Le stufe migliorate inoltre si possono produrre facilmente: la loro diffusione apre quindi anche occasioni di sviluppo per la microimprenditoria locale. COOPI Suisse, oltre alla distribuzione e alla formazione alle famiglie per il loro utilizzo, ha anche formato 36 produttori sulle tecniche di costruzione delle stufe.
Beneficiari diretti: 9.000 famiglie (45.000 individui circa) che abitano nelle zone rurali delle Kebele target dell’intervento
Beneficiari indiretti: 150.000 persone circa (gli abitanti delle zone rurali delle Woreda target)
La durata del progetto è da Agosto 2020 a Luglio 2021.