Che si tratti della Shell in Nigeria, della Dow Chemical a Bhopal o delle imprese produttrici di marchi di moda nei paesi a basso reddito, da decenni si contano innumerevoli casi di violazione dei diritti umani e di danni all’ambiente causati dalle imprese. E quelle svizzere non fanno eccezione.
I dirigenti delle multinazionali sono in grado di identificare i possibili rischi di violazione dei diritti umani che potrebbero insorgere durante le loro attività. Nonostante ciò, diverse imprese danno più importanza ai loro profitti piuttosto che alla protezione degli esseri umani e alla salvaguardia dell'ambiente. Pertanto , l’iniziativa per multinazionali responsabili è più che mai necessaria.
L’iniziativa richiede alle multinazionali di garantire il rispetto dei diritti umani e degli standard ambientali durante le loro attività. Affinché anche le multinazionali poco scrupolose rispettino la legge, le infrazioni devono avere delle conseguenze. Perciò, in futuro, le multinazionali dovranno rispondere delle violazioni dei diritti umani e dei danni ambientali nei quali sono implicate.
L’iniziativa multinazionali responsabili non necessita della creazione di nuove autorità. L’estensione della responsabilità dalle imprese alle loro filiali e alle società che controllano all’estero, garantisce l’attuazione efficace dell’obbligo di dovuta diligenza. La responsabilità civile dell’impresa è attivata solamente nel caso in cui essa non possa dimostrare che ha esercitato in modo corretto la dovuta diligenza. Ciò incoraggerà fortemente le multinazionali adottare le misure necessarie.
I comportamenti irresponsabili sono attualmente ricompensati e possono rappresentare un vantaggio concorrenziale. L’iniziativa vuole instaurare più equità tra le imprese progressiste e quelle che non si preoccupano della loro responsabilità, così come vuole assicurare che in futuro tutte le multinazionali rispetteranno i diritti umani e gli standard ambientali.
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