Raya ha 8 anni e vive in un insediamento informale in Iraq con la sua famiglia.
L’abbiamo conosciuta durante la nostra prima missione nel distretto di Al Shiraq dove adesso lavoriamo per garantire la possibilità di studiare a 945 bambini della scuola di Al-Jumailah. Ci siamo fermati a parlare con la sua mamma che ci ha raccontato la loro storia:
“Raya aveva 6 anni quando alcuni gruppi di uomini violenti sono arrivati nel nostro villaggio portando morte e distruzione. Per salvarci siamo dovuti scappare lasciando tutto; per un periodo siamo stati a Mosul e poi nel campo di Gedda. È così che abbiamo iniziato la nostra vita da sfollati.
Dopo circa due anni nel campo il governo iracheno ha deciso che tutta la popolazione sfollata avrebbe dovuto fare ritorno nella sua zona di origine. Così ci siamo messi in viaggio ma, una volta giunti al nostro villaggio, abbiamo trovato la nostra casa distrutta.
Non abbiamo potuto fare altro che andare a vivere in una tenda, in un campo dove ci sono tante altre famiglie ma qui manca tutto: non ci sono servizi sanitari e soprattutto né io né mio marito abbiamo un lavoro stabile. Sono molto preoccupata anche per la mia bambina: va a scuola ogni giorno ma non abbiamo mai potuto comprarle i libri e i quaderni che le servono per studiare. Non voglio che faccia la mia fine, desidero che cresca istruita, che possa un giorno lavorare e avere una vita serena.
Anche grazie al sostegno dei nostri donatori, COOPI Suisse ha preso in carico la scuola di Al-Jumailah, i 945 bambini e bambine che la frequentano e 20 insegnanti.
Nei mesi scorsi abbiamo consegnato i libri e i quaderni che sono stati distribuiti ai bambini che avevano più bisogno come Raya. Per l’inizio dell’anno scolastico in autunno vogliamo anche dotare la scuola di nuovi banchi, lavagne, mappe e il materiale educativo e ricreativo necessario agli insegnanti per garantire un’istruzione di qualità a questi bambini che, così piccoli, hanno dovuto conoscere l’orrore della guerra.